Home » Posizioni yoga: le 8 Asana più conosciute

Lo Yoga è una pratica meditativa e di ascesi che ha antichissime origini orientali ed è nota per i benefici che elargisce a mente, corpo e spirito. Tale disciplina si è diffusa sempre di più anche in Occidente e ha il suo fulcro nelle posizioni da mantenere e associare a una corretta respirazione.
Tra le posizioni Yoga ecco le 8 Asana più conosciute.

Le posizioni Yoga sono note anche come Asana, un termine sanscrito che indica la necessità di doverle mantenere per un certo tempo osservando anche le tecniche associate di corretta respirazione che favoriscono la meditazione.
Tra le 8 Asana più conosciute ci sono:

1. La posizione della locusta detta Shalabhasana

La posizione della locusta prende il nome proprio per la somiglianza con la postura presa da questo insetto.
Bisogna mettersi a pancia in giù e sollevare le gambe indietro. Per dare la giusta spinta, che non deve mai essere troppo repentina, dovete collocare le braccia al di sotto dell’addome e, se ci riuscite, unirle per avere un sostegno e dare un baricentro al peso durante il sollevamento delle gambe.
La Shalabhasana serve per rinvigorire tutto il sistema muscolo scheletrico tenendo gli arti in tensione per qualche minuto.

2. La posizione del pesce detta Matsyasana

Per l’Asana del pesce bisogna mettersi supine e inarcare la schiena all’indietro con la spinta delle braccia. Le gambe si possono incrociare o lasciare distese. Per dare la spinta al busto verso l’alto dovete prima mettervi distese su un fianco e posizionare le braccia dietro la schiena, quindi portarvi nella posizione supina. Vi servirà per dare sostegno al petto e a tutto il busto durante il sollevamento.
Questa posizione Yoga serve per favorire la flessibilità della schiena, distendere i muscoli del bacino e, con la respirazione, scaricare stress e stati ansiosi.

3. Posizione del Bambino detta Balasana

La posizione del bambino si realizza mettendosi in ginocchio e andando avanti con il busto, mentre i talloni toccano il fondo schiena e le mani poggiano a terra. C’è anche la posizione detta “del bambino felice” per quale, invece, bisogna stendersi sulla schiena e portare le gambe con le mani verso l’addome.
Sono queste le posizioni Yoga consigliate prima del riposo notturno perché aiutano il rilassamento.

4. Posizione del gatto che si stira detta Marjariasana

L’ Asana posizione del gatto si effettua mettendosi carponi con i palmi delle mani completamente aderenti al tappetino.
Bisogna inarcare la schiena inspirando e piegarla verso il pavimento espirando, mentre la sguardo deve essere rivolto rispettivamente verso il basso e verso l’alto.
È la posizione Yoga ideale per sciogliere le tensioni della schiena, specie di chi lavora al computer o guida per molte ore.
Come è facile immaginare la posizione ricorda molto il gatto nell’atto di stirarsi e di liberarsi, appunto, da qualsiasi tensione.

5. Posizione della candela detta Salamba Sarvangasana

Tra le 8 Asana più conosciute c’è certamente quella della candela indicata per ossigenare tutta la parte lombare.
Ci sono 2 varianti: la prima è indicata per chi ha problemi di cervicale e non può caricare troppo il collo. Bisogna stendersi supine, piegare le gambe e slanciarle verso l’alto, appoggiando il bacino sulle mani dietro ai fianchi. Il peso deve ricadere tutto sui palmi delle mani in modo che il corpo formi un angolo ottuso.
La seconda versione segue la stessa posizione della prima, con la differenza che le mani poggiano sulla schiena e il corpo, eccetto il collo, è perfettamente perpendicolare al pavimento. I gomiti devono essere allargati sul tappetino per sostenere il peso.
Il respiro va trattenuto finché il corpo non torna alla posizione supina iniziale.

6. Posizione dell’aratro detta Halasana

La posizione dell’aratro può considerarsi un prolungamento di quella della candela, in quanto dopo aver sollevato il busto e le gambe in perpendicolare con il pavimento, bisogna abbassarle lentamente verso terra. Dovete sforzarvi di toccare con la punta dei piedi il pavimento e mantenere la posizione per circa 1 minuto, trattenendo il respiro e allungando le braccia in avanti, mentre le mani si chiudono a pungo. Per tornare alla posizione verticale risollevate le gambe piegandole verso l’addome, mentre riportate le braccia a sostengo della schiena. Con il busto quindi controllate la colonna vertebrale riportandola al pavimento lentamente insieme alle gambe, che dopo dovranno essere divaricate come le braccia.
L’Asana dell’aratro serve per decontratturare sia i muscoli delle gambe che quelli della colonna vertebrale. È indicata anche per il massaggio esercitato sugli organi interni.

7. La posizione del loto detta Padmasana

La posizione Yoga del loto è tra le più conosciute e spesso rappresentata come simbolo di questa disciplina ascetica.
Per assumere questa posizione bisogna mettersi sedute incrociando le gambe. Prima si porta la gamba destra verso l’inguine sinistro, poggiando il dorso del piede sulla coscia e viceversa e ottenendo un incrocio degli arti inferiori.
Per chi prova questa posizione per la prima volta, può fare degli esercizi preventivi di stretching, provando anche il “mezzo loto”, cioè piegare verso l’inguine una gamba per volta.
La posizione va mantenuta per qualche minuto accompagnandola con la respirazione lenta e profonda.
Questa è un’Asana che favorisce la pratica della meditazione oltre ai benefici per il corpo, tra cui il recupero di una postura ottimale e la tonificazione dei muscoli delle gambe nonché della colonna vertebrale.
A questa posizione Yoga è legato anche un miglioramento sia della vascolarizzazione, in particolare nella zona del bacino, che del processo digestivo nel lungo periodo.

8. La posizione seduta in avanti detta Paschimottanasana

Anche in questo caso vi trovate a eseguire una delle posizioni più note dello Yoga, molto semplice da realizzare.
Mettetevi sedute sul tappetino e prima di assumere la corretta posizione di questa Asana provate con una gamba per volta allungandola davanti a voi, mentre l’altra deve essere piegata verso l’interno. Stendetevi quindi in avanti con il busto cercando di afferrare la punta del piede.
Potete ora tornare sedute e stendere entrambe le gambe davanti a voi, quindi piegate il busto in avanti lentamente a portafoglio. Questa è una posizione che fa parte dei cosiddetti “allungamenti” e serve proprio a distendere la muscolatura di gambe, busto e braccia.